AREA 1000
Oggi inizia
la Fieldschool archeologica organizzata dell’Università di Pisa e dalla Ohio
State University (USA). Il campo scuola punta a creare un’esperienza formativa
unica e innovativa, che investe sulla collaborazione internazionale tra due
delle più prestigiose università del mondo. Sono 24 gli
studenti laureandi, laureati e dottorati iscritti a questo primo anno di
campus: molti di essi provengono dagli Stati Uniti, altri dal Canada e
dall’Europa. Durante il loro soggiorno in Italia saranno seguiti da una equipe
di archeologi ed antropologi, italiani e stranieri, supervisionati dal
professor Gino Fornaciari (Università di Pisa) e dal professor Clark Larsen
(Ohio State University) e saranno introdotti a diverse discipline
archeoantropolgiche, quali la bioarcheologia, l’archeologia stratigrafica, la
paleopatologia. La giornata
di oggi è servita a presentare lo staff agli studenti ed a saggiarne
preparazione e cultura archeologica. Nel
pomeriggio sono state aperte le quattro aree di scavo che verranno indagate
durante le prossime quattro settimane. Alle aree 2000 e 4000, già attive dalle
settimane del master, si aggiungono le aree 1000, poste dietro l’abside, e
l’area 3000, aperta di fronte alla
facciata. Area 1000
L’area
coordinata dai supervisors Giuseppe Vercellotti e Alan Farnocchia vede presenti
i seguenti studenti della Field School: David Hubin, Meagan Guilfoyle, Alex
Goots, Mary Beth Glisson, Eadaoin Harney, Ashley Fowler. Dopo aver
delimitato il perimetro dell’area di scavo abbiamo rimosso lo strato di humus superficiale,
al di sotto del quale è stata individuata l’US 1001. Questa si caratterizza per
la presenza di reperti di età contemporanea tra cui vetri e grandi frammenti di
cemento armato. |
AREA 2000
L’area è supervisionata da Francesco
Coschino e Silvia Testi e vede
partecipi all’attività di scavo sei dei venti ragazzi della Ohio State
University: Steven Schultz, Kerry Pokorni, Carrie Legarde, Jaime Graham,
Angela Hunter, Bryn Geddes. Il
pomeriggio è stato dedicato all’ampliamento dell’area di scavo nella porzione sia
meridionale sia occidentale con la rimozione dello strato più superficiale (US
2002) già evidenziato in precedenza su tutta l’area indagata. Si è inoltre
proceduto a completare la rimozione dell’individuo US 2066, collocato a
Nord dell’area e orientato Est-Ovest, cui rimaneva visibile ancora parte del
bacino in pessimo stato di conservazione. |
AREA 3000
Nel
pomeriggio si è proceduto all’apertura dell’area, supervisionata da Antonio Fornaciari e Letizia Cavallini; l’area è localizzata
di fronte alla facciata della chiesa, a nord dell’ingresso e si estende
per 32 m2. l’attività di scavo ha coinvolto sei studenti della Field
School: Gianna Fugazi, Deborah Petro,
Emily Zavodny, Kyle Rolla, Olaf Sdottir and Megan Luthern. È stato
parzialmente rimosso lo strato superficiale (US 3001), caratterizzato da ghiaia
ed asfalto, che appare spesso una decina di centimetri e va assottigliandosi
verso ovest. Durante lo scavo è stato rinvenuta una croce in bronzo,
appartenente probabilmente ad un rosario e databile al XIX secolo. |
AREA 4000
L’area è supervisionata da Alessandro Cariboni e Leslie Williams e vede partecipi
all’attività di scavo diversi studenti Americani, tutti provenienti da ambiti
di studio relativi all’archeologia, l’antropologia e la bioarcheologia (Megan Clarke, Ellison Caine, Ginger
Contreras, Aja Lans, Yun Ysi Siew). Nella prima giornata di lavoro si è
provveduto alla pulitura generale dell’area, dato che le precedenti attività di
scavo, nella medesima zona, sono state interrotte nella seconda settimana del
mese di Luglio. Si è dovuto quindi mettere nuovamente in luce i contesti
stratigrafici rilevati dal precedente gruppo di lavoro, per poter poi, una
volta terminata la pulizia dell’intera area (26 mq, probabilmente intercettante
strutture medievale relative al chiostro dell’Abbazia di S. Pietro), continuare
l’indagine archeologica. L’attuale strategia di scavo prevede l’eventuale
allargamento dell’area verso Nord (in direzione del lato meridionale della
Chiesa di S.Pietro) e, nell’immediato, la rimozione degli attualmente visibili
piani stradali sino ad ora individuati : US 4016, US 4017 ed US
4022. |