Diario del 07 AGOSTO 2014

CAMPAGNA DI SCAVO 2014


AREA 3000

Nella porzione nord-occidentale del Settore B si è proceduto con la documentazione e la rimozione dell’individuo femminile USK 3445, orientato N-S e deposto in decubito dorsale all’interno della fossa sepolcrale US – 3443. Nella porzione sud-orientale del settore,  la rimozione degli arti superiori dell’inumato USK 3473 ha messo in evidenza una patologia probabilmente genetica che ha interessato le epifisi distali di entrambi gli omeri e quelle prossimali di entrambi gli avambracci. Sia la troclea, che l’oleocrano ed il capitello radiale mostrano infatti una marcata deformazione, che è il risultato di una proliferazione ossea sviluppatasi probabilmente fin dall’infanzia, con una crescita smisurata della cartilagine. Tale malattia doveva aver ridotto drasticamente la mobilità degli arti, che dovevano essere bloccati a 90˚. Si evidenzia inoltre la fusione delle vertebre toraciche T9 e T10 ed alcune linee di ipoplasia dello smalto. A sud di USK 3473 è stato messo in luce l’inumato USK 3413, orientato E-W e deposto all’interno di una cassa lignea: si tratta di un individuo adulto di sesso femminile complessivamente in buono stato di conservazione, ad eccezione del cranio che è scalettato e piuttosto frammentato. Gli arti superiori sono flessi sul torace, mentre quelli inferiori sono distesi; sono assenti i piedi, poiché intercettati ed asportati dalla fossa sepolcrale US – 3477, che ha tagliato a sua volta anche l’individuo USK 3482. In corrispondenza dell’emitorace destro di USK 3413 è stato rinvenuto un crocifisso in bronzo, con il Cristo in applique, che costituisce la parte terminante di un rosario, di cui si conservano anche alcune tracce dei grani in legno, attraversati da un filo metallico. I grani del rosario tenuto nella mano sinistra dell’individuo USK 3479, invece, non si sono preservati e della corona rimane solamente la catenina, caratterizzata da una serie di fermagli in lega di rame.