CAMPAGNA 2015 |
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Oggi abbiamo avuto il piacere di ospitare per una guest lecture i dottori Ubaldo Betocchi e Giulio Grifoni, di PaLEoS (visita il sito), una società fiorentina per la ricerca e la promozione della scienza, esperta nelle prese e nelle ricostruzioni virtuali di manufatti e ambienti. I ricercatori hanno mostrato ai partecipanti della Fieldschool le principali tecniche di rilievo tridimensionale applicabili al mondo della bioarcheologia e gli strumenti per la creazione di modelli fruibili dal pubblico. In particolare è stato effettuato il rilievo a laser scanner di una sepoltura in Area 2000 e di un cranio di Area 1000 e la loro stampa in 3 dimensioni.
La giornata è stata dedicata alla completa messa in luce rimozione e documentazione delle sepolture medievale individuate nell’allargamento Ovest.
USk 2608 in US -2607 è un individuo adulto di cui è impossibile determinare il sesso a causa della mal conservazione delle ossa. Il corpo si è decomposto in totale spazio vuoto data la generale lassità delle connessioni, la posizione del cranio non primaria (rimane esclusivamente la calotta cranica che sembra caduta all’indietro), l’apertura del bacino, soprattutto il lato destro, l’apertura del torace a “ventaglio”, la rotazione laterale dell’avambraccio destro. Gli arti inferiori sono asimmetrici: il sinistro è disteso lungo il corpo mentre il destro flesso sull’addome con la mano sul bacino; gli arti inferiori sono distesi e paralleli. Purtroppo la presenza di una sepoltura ottocentesca a Est ha provocato la mancanza di metà delle tibie e delle fibule così come la presenza dei piedi.
USk 2613 è un maschio di circa 40 anni, di epoca molto presumibilmente medievale. La conservazione delle ossa è abbastanza buona, fatta eccezione per le vertebre e le coste e per la parte superiore del cranio che è stato frammentato e schiacciato a causa delle pietre presenti nel riempimento che coprivano il corpo. Il cranio è in norma laterale sinistra e la mandibola è lievemente disconnessa verso il basso; le spalle sono compresse a causa della strettezza della fossa sepolcrale e ciò si evidenzia dalla tipica posizione verticalizzata e non naturale delle clavicole. Le pareti strette hanno in un certo modo garantito il mantenimento delle connessioni degli omeri con la clavicola, la non caduta del cranio e, in parte la non apertura del bacino, ma in generale le altre connessioni anatomiche non risultano strette bensì lasse, specialmente per quanto riguarda le vertebre, le coste e la connessione coxo femorale su entrambi i lati; la decomposizione quindi della metà superiore del corpo è in spazio sicuramente vuoto. E’ stato altresì osservato che le connessioni delle ginocchia e dei piedi sono strette e che gli arti inferiori sono in posizione ravvicinata con chiusura delle caviglie; questo farebbe pensare alla presenza di un sudario che copriva solo la metà inferiore del corpo con decomposizione del corpo in spazio parzialmente vuoto. Gli arti superiori sono asimmetrici. Il destro è leggermente flesso sul bacino con rotazione laterale dell’ulna, il sinistro flesso sull’addome con la mano probabilmente sotto il bacino destro.
I due individui sono stati totalmente rimossi e i tagli sepolcrali documentati.
Today’s excavation was very much an extension of yesterday’s work. USk 2602, a skeleton of only the legs and feet, was fully exposed, and subsequent GIS points and photos were taken before its removal. The medieval skeleton, USk 2608, was similarly completed and documented. Work on USk 2613, the medieval skeleton in the southern part of the western expansion, was furthered and multiple photos were taken. Due to the crushed and fragmented condition of the remains, a first photo was taken with all of the fragments included, to their nearest anatomical position. Since the skull was crushed inward on the left side, cranial fragments were removed and the revealed area cleaned. In addition, the decomposition process of the skeleton left the right ulna and radius split around the right ilium, obstructing its view. Therefore, the radius was also removed, along with loose metacarpals and phalanges to better expose the pelvis for the second photo with the cleaned cranium. Tomorrow anticipates the complete removal of all the skeletons that are still exposed, and the return to section B in order to lower the stratigraphic layers to the medieval surface.
Nella porzione centro-settentrionale del Settore B è stato messo in luce l’inumato USK 3555, orientato W-E e deposto in decubito dorsale all’interno della fossa sepolcrale US – 3553, a sud del perimetrale settentrionale. Si tratta di un maschio adulto di circa 30 anni in cattivo stato di conservazione, con il cranio, mal preservato, in apparizione frontale. Degli arti superiori si conserva solamente la diafisi dell’omero destro e dalla posizione delle mani si deduce che le braccia dovevano essere entrambe flesse sul costato, con la mano destra in corrispondenza dell’emitorace sinistro e quella sinistra sul lato destro. Degli arti inferiori sono presenti solo i femori, parte della patella sinistra e l’epifisi prossimale delle tibie, che però sono in pessimo stato di conservazione. Le ossa del defunto hanno acquisito col tempo una colorazione piuttosto scura e ciò probabilmente è dovuto alla cospicua presenza di elementi organici nel sedimento, prevalentemente radici, oppure alla decomposizione del legno della cassa che ospitava il corpo del defunto. In corrispondenza dell’emitorace destro sono stati rinvenuti alcuni elementi metallici in bronzo, probabilmente delle asolette per chiudere e/o decorare una veste o un sudario. Attorno ad una di esse sono state rinvenute tracce di tessuto, conservatosi grazie al contatto diretto con il metallo. La forma e la tipologia di tali gancetti sembrano suggerire una retrodatazione della sepoltura, riferibile non più al XVIII-XVII secolo, ma al XV-XVI secolo; si tratterrebbe pertanto di uno degli inumati più antichi rinvenuti finora nel Settore B e quindi uno dei primi ad essere stato sepolto all’interno dell’edificio religioso in seguito all’abbandono dell’abbazia. Nella porzione sud-occidentale del settore continua la messa in luce degli individui USK 3588 orientato S-N, e USK 3582, 3603 e 3604, orientati W-E.
In the southern portion of area 3000 sector B excavation of fill 3581 and 3600 continued. The excavation led to the identification of two articulated bodies in poor preservation. Also, within the burial are two craniae and an articulated juvenile thorax. We continued the excavation of US3554, exposing more of the ribs, the cranium, and a nicely preserved mandible.
Oggi abbiamo concluso con la rimozione di US 5054 e US 5024. Dallo scavo sono emersi numerosi frammenti ceramici di XII e XIII secolo, i quali confermano le datazioni che avevamo ipotizzato riguardo le varie evidenze individuate fino a questo momento in questa posizione. Sono stati individuati anche numerosi frammenti di vetro, alcuni chiodi e una serie di piccole sfere in bronzo nella zona più meridionale dell'area. Nei prossimi giorni verranno effettuate attente pulizie a trowel per mettere in luce le nuove evidenze stratigrafiche emerse.
Today, area 5000 continued to finish pickaxing and cleaning US 5064 and US 5024. In the process, a concentration of pottery was found in the north-eastern corner near the wall bordering area 4000. Furthermore, several out-of-context bone fragments were recovered and a small, circular metal object was retrieved near the south-eastern corner. Points were taken of this section after it was hard troweled, and excavation will continue tomorrow in an effort to explore noted contexts, such as a possible hole and a small, rock slab. In addition to the work on the western half of the site, the eastern strip was dampened and photographs were taken. This highlighted a dark strip that spread throughout the northern portion of this section. Said strip will be the focus of excavation within the coming weeks.
Prosegue, nello spazio intermedio tra le strutture USM 6004 ed USM 6005, l'indagine dello strato US 6043 (successivo ad entrambe), caratterizzato dalla numerosa presenza di frammenti e resti ossei, indizio di un probabile rimescolamento di strati cimiteriali in funzione di risistemazioni del piano di campagna in antico. Sulla metà settentrionale del settore A sono state messe in luce le buche per palo US -6039, -6041 e -6037; queste parrebbero relative a frequentazioni pre-contemporanee dell'area, probabilmente legate a fasi di cantiere presenti sul sito. Sul margine sud la rimozione di US 6006 sta mettendo in evidenza un allineamento di pietre (est-ovest) che, data la collocazione dell'area di scavo frontalmente alla facciata abbaziale, potrebbero ricondurre alla presenza di una tomba a cassa litica.
Today we initially started pick axing 6006, and assumed it was possily a tomb. Later in the day, we discovered that the area was a lithic tomb, due to the headstone and 3 lined stones that resembled Area 300's tombs. After that we evened the surface of area 6006, so that more information could be gathered and pictures could be taken. In area 6043, the students continued to clean and uncover human bones that were both on the surface and under the paleosurface. After lunch we looked at the exposed area, and discovered that the area was not a burial, like we had initially guessed. Since the area is not a burial, we continued to clean and expose all the available bones. In the next couple of days we will be finishing the cleaning process, as well as taking pictures of the area, and hopefully remove the sporatic bones.