CAMPAGNA 2012 |
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La giornata ha visto il completamento della messa in luce degli individui identificati nei giorni precedenti ed ha permesso il chiarimento di alcune situazioni stratigrafiche.
Innanzitutto è stata ultimata la documentazione dell’individuo in cassa lignea (Us 2151), il quale è stato rimosso in serata. Si tratta di un maschio di età senile caratterizzato da artrosi evidente sia sulla colonna vertebrale sia sugli arti inferiori; ad esso associato era un rosario con grani vitrei ed una croce, collocato a fianco della mano destra. Non rimosse ma totalmente messe in luce e documentate sono le altre due sepolture. L’Us 2164, che sembrava essere conservata solo per il torace e gli arti superiori, prosegue invece fino alla risega della chiesa la quale ha intercettato lo scheletro a livello delle tibie totalmente mancanti. L’altra (Us 2153) si presenta non del tutto completa: mancano entrambi gli arti superiori, il bacino e gli emitoraci. E’ comunque interessante il fatto che si appoggi su un probabile residuo pavimentale in laterizi (disposti a spina di pesce) che non sembra essere legato alla struttura laterizia evidenziata l’anno scorso. In seguito alla rimozione dell’individuo sarà possibile capire come questo si sviluppi. L’indagine si è spostata inoltre sulla porzione centro meridionale dell’area dove è stato rimosso lo strato US 2147. Al di sotto è emerso un ulteriore individuo (Us 2167) il quale presenta, in connessione anatomica, il cranio, le vertebre cervicali e gli arti superiori.
Nella giornata di oggi si è proceduto alla rimozione di un individuo in mediocre stato di conservazione sepolto in una fossa ellittica in piena terra nella porzione centro settentrionale dell’area. Dell’individuo restavano l’emitorace sinistro, l’arto superiore sinistro, parte del bacino, l’arto inferiore sinistro ed altre ossa non più in connessione. Le alterazioni della sepoltura sono dovute sia alla rasatura orizzontale dell’area, databile al XIX secolo, che al al taglio di spoliazione ottocentesco della struttura muraria medievale US 3073. Proprio la rimozione parziale del riempimento (US 3090) della fossa di spoliazione ha permesso di portare in luce un’altra porzione della cresta di rasatura del perimetrale nord della chiesa abbaziale. Nel settore meridionale, dopo l’individuazione di alcune buche irregolari per lo smaltimento di resti umani non in connessione, è stata messa in luce una sepoltura individuale in piena terra con orientamento Ovest/Est. Anche in questo caso dell’inumato si conserva il lato sinistro, mentre il destro sembra asportato da un taglio irregolare che si prolunga sotto limite sud dell’area di scavo.