CAMPAGNA 2012 |
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L’apertura dell’area 2000 ha già mostrato nei primi due giorni di scavo una presenza di evidenze archeologiche notevolmente interessanti. Dopo la pulizia superficiale è iniziata l’indagine delle diverse unità stratigrafiche individuate ma non scavate a chiusura della campagna di scavo del 2011. Si è inizialmente proceduto alla rimozione di uno strato (US 2144) a matrice argillo-limosa caratterizzato dalla presenza di numerosi elementi litici e laterizi, nonché di ossa sparse localizzato nella porzione orientale dell’area subito ad Ovest della struttura muraria USM 2106 già da tempo messa in luce; la rimozione ha permesso di individuare un probabile taglio di forma irregolare il cui riempimento, a matrice argillosa color bruno, continua ad essere distinto da numerose ossa che non sembrano, almeno ad una prima indagine, in connessione anatomica. La situazione sarà meglio definita nei prossimi giorni.
Nella porzione Nordorientale è stato individuato un taglio di fossa sepolcrale intercettato sia a Nord che a Sud da due ulteriori tagli; ciò ha provocato la parziale conservazione dell’individuo sepolto all’interno (Us 2161) di cui rimane visibile solo il piede sinistro, in buono stato di conservazione, che è stato in serata documentato e rimosso. Subito ad Est si è proceduto alla messa in luce di un ulteriore individuo orientato Nord-sud, anch’esso conservatosi solo parzialmente: rimangono visibili difatti il torace, gli arti superiori e alcuni frammenti di cranio.
L’utilizzo dell’area a scopi cimiteriali continua ad essere intensa ed estesa su tutta la superficie indagata in quanto altre due sepolture sono state individuate e parzialmente messe in luce. La prima si colloca nella porzione Sud Occidentale dell’area, è orientata E-W e conserva al suo interno lo scheletro di un maschio adulto ottimamente preservato; tutto intorno al perimetro della fossa sono stati rinvenuti numerosi chiodi, indizio della presenza di una possibile cassa lignea. La seconda, posta nella porzione Centrosettentrionale, risulta interessante in quanto si appoggia in parte su una struttura laterizia, probabile proseguimento della struttura (USM 2100) già individuata e in parte indagata durante la campagna del 2011.
L’area 3000 è situata a ridosso della porzione nord della facciata della chiesa e misura 8,60 x 4 m. L’indagine archeologica della campagna di scavo 2011 era giunta a portare alla luce la rasatura di una struttura muraria con orientamento Est-Ovest, larga circa 1 m, perpendicolare all’angolo nord della facciata della chiesa attuale. Si tratta del residuo del perimetrale settentrionale della chiesa abbaziale di San Pietro, che in epoca medievale aveva uno sviluppo longitudinale di circa 30 m; 10 in più dell’edificio odierno. La sua interpretazione è stata avvalorata dal confronto con la lettura georadar del piazzale antistante, dove sono state individuate, ad appena 30/40 cm di profondità, le tracce dell’antica facciata medievale. Nel settore a Nord della struttura muraria sono state individuate una serie di inumazioni in piena terra, tutte caratterizzate da orientamento Ovest-Est, con gli arti superiori piegati sull’addome, probabilmente appartenenti ad epoca basso medievale. In queste prime due giornate di scavo sono stati individuati almeno due nuovi inumati che rispondono allo stesso modello nell’orientamento e nella postura. A Sud della struttura muraria una serie di tagli dimostra pure un intenso uso cimiteriale. Dalla documentazione archivistica sappiamo che la porzione occidentale della chiesa medievale, ormai priva di copertura, era utilizzata nel corso del XVII secolo come spazio cimiteriale, ed è probabile che a quest’epoca vadano riferiti i resti umani, per ora sporadici e senza connessioni, che si rinvengono all’interno di strati di colmata e nel riempimento di alcuni tagli irregolari. Nella giornata di oggi è stato rettificato un ampliamento pari ad una striscia larga 0,6 m lungo il limite meridionale dell’area, con la rimozione delle US 3002, e dell’US 3029, una sorta di cornice in laterizi, risalente al XIX secolo, che delimitava un rettangolo orizzontale di fronte alla porta d’ingresso.