CAMPAGNA 2012 |
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Le due settimane di scavo hanno permesso di continuare l’indagine dei livelli cimiteriali relativi alla fase più tarda, databile ancora tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Sono 17 le sepolture documentate in questa prima parte della ricerca e si tratta, per la maggior parte, di individui adulti e senili, sepolti in fosse semplici o all’interno di casse lignee, in certi casi con vesti o sudari che hanno provocato la compressione di alcuni distretti scheletrici (si ricorda come esempio l’Us 2170: l’individuo maschio giovanile presentava la verticalizzazione delle clavicole, la costrizione dello sterno e un riempimento parziale del corpo differito nel tempo). Tra gli oggetti di corredo rinvenuti si ricordano alcuni rosari (spesso associati a medagliette bronzee), gancetti di vesti e vaghi vitrei.
La stratigrafia analizzata conferma, come già fatto presente lo scorso anno, un uso molto intensivo dell’area in tempi molto ravvicinati tra loro, tanto che più volte, in passato, è stato necessario adibire determinati spazi del cimitero ad ‘area ossario’; così facendo era possibile accumulare le ossa delle precedenti inumazioni, intercettate per la realizzazione delle fosse più recenti, mantenendole con rispetto all’interno dell’area sacra. Questa zona riservata sembra essere collocata a ridosso della chiesa, nella porzione centro meridionale del settore di scavo: oltre ai due ossari individuati lo scorso anno (US 2091 e US 2094), è stato documentato l’ossario US 2156, molto più esteso e avente una forma abbastanza regolare, il quale è stato intercettato al suo interno dalla fossa sepolcrale US -2198/-2186 e dalla chiesa.
Per ciò che riguarda le strutture emerse durante la campagna del 2011, è ancora incerto l’andamento della vasca laterizia (US 2100) posta nella porzione Nord orientale; il ritrovamento parziale, verso ovest, di un piano pavimentale laterizio a spina di pesce, allineato al lato Est della struttura, farebbe pensare ad un suo proseguimento. Se così fosse, questa avrebbe un’estensione piuttosto ampia tanto da non far presupporre un suo iniziale uso a scopo funerario. L’area di scavo sarà pertanto allargata in tre direzioni: a Nord (per indagare a fondo la struttura laterizia), ad Ovest (per completare la documentazione di alcune sepolture che proseguono al di sotto della sezione), ad Est (per verificare le relazioni tra il muro medievale USM 2106, il transetto ed il campanile).
La rimozione del riempimento sabbio-limoso US 3152, compreso fra le strutture murarie US 3085 e US 3073 ha permesso la messa in luce di un individuo scheletrizzato (US 3160) in connessione anatomica ed orientato W-E. La stessa struttura US 3085 si è rivelata essere una tomba a cassa litica che sfrutta, come parete sud, un tratto del muro della chiesa antica (US 3073); si tratta con ogni probabilità di una tomba multipla, contenente, oltre all’inumato rinvenuto nella giornata odierna, anche i resti in connessione di almeno un altro scheletro e numerose ossa, in particolare frammenti di cranio, bacino ed ossa lunghe, appartenenti ad altri individui che probabilmente erano stati ridotti e spostati per far spazio nella tomba ai defunti più recenti. US 3160 è un maschio adulto di almeno 40 anni in buono stato di conservazione, nonostante sia assente gran parte del cranio, eccetto la mandibola che è dislocata e scivolata verso il basso, sul lato destro; manca inoltre parte della diafisi del femore destro e gran parte delle ossa dei piedi, forse scivolate verso il basso a causa dei numerosi vuoti causati dalla presenza di un altro individuo immediatamente ad di sotto. Gli arti superiori sono leggermente flessi, con le mani incrociate ed appoggiate sul pube; gli arti inferiori sono simmetrici e distesi, con le ginocchia convergenti. La rimozione delle ossa ha permesso di evidenziare alcune patologie, come la fusione di alcune vertebre e del sacro ed artrosi. La scoperta di questa tomba con le sue sepolture è molto importante, poiché ci fornisce dati significativi sulle prime sepolture medievali in relazione alla frequentazione antica dell’abbazia.
Un saluto ed un ringraziamento particolari vanno ai dottori partecipanti al Master di I° livello in Bioarcheologia, Paleopatologia e Antropologia Forense :