CAMPAGNA 2011 |
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Oggi inizia la Fieldschool archeologica organizzata dell’Università di Pisa e dalla Ohio State University (USA). Il campo scuola punta a creare un’esperienza formativa unica e innovativa, che investe sulla collaborazione internazionale tra due delle più prestigiose università del mondo.
Area 1000
L’area
coordinata dai supervisors Giuseppe Vercellotti e Alan Farnocchia vede presenti
i seguenti studenti della Field School: David Hubin, Meagan Guilfoyle, Alex
Goots, Mary Beth Glisson, Eadaoin Harney, Ashley Fowler.
Dopo aver
delimitato il perimetro dell’area di scavo abbiamo rimosso lo strato di humus superficiale,
al di sotto del quale è stata individuata l’US 1001. Questa si caratterizza per
la presenza di reperti di età contemporanea tra cui vetri e grandi frammenti di
cemento armato.
L’area è supervisionata da Francesco
Coschino e Silvia Testi e vede
partecipi all’attività di scavo sei dei venti ragazzi della Ohio State
University: Steven Schultz, Kerry Pokorni, Carrie Legarde, Jaime Graham,
Angela Hunter, Bryn Geddes.
Il
pomeriggio è stato dedicato all’ampliamento dell’area di scavo nella porzione sia
meridionale sia occidentale con la rimozione dello strato più superficiale (US
2002) già evidenziato in precedenza su tutta l’area indagata. Si è inoltre
proceduto a completare la rimozione dell’individuo US 2066, collocato a
Nord dell’area e orientato Est-Ovest, cui rimaneva visibile ancora parte del
bacino in pessimo stato di conservazione.
Nel
pomeriggio si è proceduto all’apertura dell’area, supervisionata da Antonio Fornaciari e Letizia Cavallini; l’area è localizzata
di fronte alla facciata della chiesa, a nord dell’ingresso e si estende
per 32 m2. l’attività di scavo ha coinvolto sei studenti della Field
School: Gianna Fugazi, Deborah Petro,
Emily Zavodny, Kyle Rolla, Olaf Sdottir and Megan Luthern.
È stato
parzialmente rimosso lo strato superficiale (US 3001), caratterizzato da ghiaia
ed asfalto, che appare spesso una decina di centimetri e va assottigliandosi
verso ovest. Durante lo scavo è stato rinvenuta una croce in bronzo,
appartenente probabilmente ad un rosario e databile al XIX secolo.
L’area è supervisionata da Alessandro Cariboni e Leslie Williams e vede partecipi all’attività di scavo diversi studenti Americani, tutti provenienti da ambiti di studio relativi all’archeologia, l’antropologia e la bioarcheologia (Megan Clarke, Ellison Caine, Ginger Contreras, Aja Lans, Yun Ysi Siew). Nella prima giornata di lavoro si è provveduto alla pulitura generale dell’area, dato che le precedenti attività di scavo, nella medesima zona, sono state interrotte nella seconda settimana del mese di Luglio. Si è dovuto quindi mettere nuovamente in luce i contesti stratigrafici rilevati dal precedente gruppo di lavoro, per poter poi, una volta terminata la pulizia dell’intera area (26 mq, probabilmente intercettante strutture medievale relative al chiostro dell’Abbazia di S. Pietro), continuare l’indagine archeologica. L’attuale strategia di scavo prevede l’eventuale allargamento dell’area verso Nord (in direzione del lato meridionale della Chiesa di S.Pietro) e, nell’immediato, la rimozione degli attualmente visibili piani stradali sino ad ora individuati : US 4016, US 4017 ed US 4022.